Ponti termici: cosa sono, perché si formano e come eliminarli con l’isolamento
I ponti termici rappresentano una delle principali cause di inefficienza energetica negli edifici. Possono compromettere il comfort interno, aumentare le bollette energetiche e favorire la comparsa di muffe e condensa.
Molti edifici, anche di costruzione relativamente recente, soffrono di questo problema, che non riguarda solo i consumi di riscaldamento e raffrescamento, ma anche il benessere abitativo e la salubrità degli ambienti interni.
Nel contesto normativo italiano ed europeo, la progettazione e la riqualificazione edilizia devono tener conto anche di questi elementi per garantire un involucro performante.
Cosa sono i ponti termici e il loro impatto
Un ponte termico è una zona localizzata dell’involucro edilizio in cui il flusso di calore passa con più facilità rispetto alle aree circostanti. In altre parole, è come se ci fosse una “scorciatoia” per la dispersione termica.
Le conseguenze sono rilevanti in termini di dispersione energetica in ogni periodo dell’anno poiché:
- In inverno si hanno maggiori perdite di calore e si rende quindi necessaria più energia per mantenere gli ambienti caldi;
- In estate, invece, il calore esterno penetra più facilmente e aumenta il carico energetico richiesto per il raffrescamento degli ambienti.
Queste aree tendono ad avere una temperatura superficiale interna più bassa rispetto al resto della parete e viene favorita la condensa superficiale con la conseguente formazione di muffe: un problema non semplicemente estetico, ma anche di salubrità e di carattere igienico-sanitario.
Si riducono inoltre il comfort abitativo e la durabilità delle strutture a causa di differenze di temperatura percepibili, sbalzi termici, degradazione dei materiali costruttivi e problemi strutturali nel lungo termine.
Da cosa dipendono i ponti termici?
Esistono diverse cause della presenza di ponti termici:
Geometrie dell’edificio
Ponti termici legati alla morfologia dell’edificio: in corrispondenza di angoli, spigoli, balconi o aggetti il percorso del calore viene alterato e la superficie di scambio termico aumenta, favorendo la dispersione.
Discontinuità negli elementi della costruzione
Quando l’isolamento non è continuo (ad esempio nel punto di giunzione tra pareti e solai, o balconi con pareti, oppure tra murature e pilastri), si creano percorsi preferenziali per il calore.
Differenze nei materiali delle strutture
Ponti termici dovuti alla presenza di elementi costruttivi con conducibilità termica diversa. Dove strutture in calcestruzzo armato si alternano con laterizi o con zone isolate, il flusso di calore non è uniforme e si concentra nelle parti più “conduttive”.
Dove si trovano più frequentemente i ponti termici?
Come premesso i ponti termici possono comparire in diversi punti dell’edificio, ma alcuni sono particolarmente ricorrenti:
- Giunzioni tra pareti interne e perimetrali, dove cambia la stratigrafia;
- Attacchi a terra delle pareti esterne, se non correttamente isolati;
- Cornicioni e gronde, in presenza di materiali conduttivi;
- Punti di passaggio di impianti (tubi, canalizzazioni) attraverso l’involucro;
- Giunzioni tra serramenti e muratura, in assenza di nastri isolanti o controtelai corretti;
- Sottotetti non isolati o isolati solo parzialmente;
- Zone di discontinuità tra materiali diversi, come tra muratura e acciaio o legno.
Isolare per contrastare i ponti termici
Due sono i temi fondamentali da affrontare nel momento in cui si va a scegliere e applicare un prodotto isolante: una progettazione accurata e una posa in opera eseguita correttamente.
È necessaria una progettazione attenta, che preveda la continuità del sistema di isolamento in tutte le zone critiche.
La posa in opera è altrettanto importante: anche il miglior isolante perde efficacia se non viene installato a regola d’arte ma con errori o discontinuità.
Quali caratteristiche considerare in un isolante?
Per scegliere bene un isolante che aiuti a ridurre o eliminare i ponti termici, è fondamentale valutare:
| Proprietà | Descrizione | Perchè è importante |
|---|---|---|
| Conducibilità termica (λ) | Misura di quanto bene il materiale conduce il calore [W/mK]. Più è bassa, migliore è l’isolamento. | Influenza la trasmittanza U e quanto spessore di prodotto è necessario per ottenere l’isolamento desiderato. |
| Resistenza al vapore (µ) | Quanto il materiale resiste al passaggio del vapore acqueo. | Per evitare condensa interstiziale, muffe, deformazioni. |
| Assorbimento d’acqua | Quanta acqua allo stato liquido o sotto forma di vapore assorbe; influisce sulla prestazione e durabilità. | L’umidità riduce le proprietà isolanti e può favorire la formazione di muffe. |
| Resistenza meccanica a compressione | Importante in applicazioni soggette a carico (zoccolature, pavimentazioni, esterni). | Fondamentale perché il materiale non si schiacci o danneggi nel tempo. |
I materiali indicati
Tra i prodotti per l’isolamento più indicati per la correzione dei ponti termici:
XPS – polistirene estruso
Applicazioni tipiche:
- Zoccolature e basi murarie soggette a umidità di risalita;
- Giunzioni strutturali e punti critici dell’involucro edilizio;
- Cassonetti per avvolgibili e spallette di serramenti;
- Pareti controterra e interrate;
- Coperture piane, anche carrabili;
- Isolamento esterno a cappotto, in zone soggette a compressione o umidità;
- Pavimentazioni industriali o civili dove è richiesta resistenza alla compressione;
- Casseri isolanti per getti in calcestruzzo.
Vantaggi:
- Ottima resistenza all’umidità: la sua struttura a celle chiuse rende minimo l’assorbimento d’acqua, il che lo rende adatto a zone soggette a infiltrazioni o umidità di risalita;
- Elevata resistenza meccanica: può sopportare carichi anche elevati, fondamentale in contesti applicativi dove serve una certa resistenza a compressione del materiale;
- Buona capacità isolante con spessori contenuti grazie alla bassa conducibilità termica;
- Grande durabilità e protezione anche in condizioni difficili.
Attenzioni:
- Scarsa traspirabilità: valori di µ non trascurabili, quindi bassa permeabilità al vapore;
- Reazione al fuoco meno performante rispetto ai materiali minerali: spesso serve proteggerlo con strati esterni ignifughi se richiesto dalla normativa.
Approfondisci le soluzioni URSA per l’isolamento dei ponti termici
URSA XPS ECO – polistirene estruso con contenuto medio riciclato 70%; prestazioni tecniche top e la massima attenzione alle persone e all’ambiente.
URSA XPS – Prestazioni top in termini di resistenza meccanica e comportamento all’acqua, elevato contenuto di riciclato e massima versatilità in ambito applicativo.
URSA XPS ECO PLUS
URSA XPS NR PLASTER
Lana Minerale
Applicazioni tipiche:
- Isolamento termico e acustico di pareti esterne, sia in sistemi a cappotto che in intercapedine;
- Facciate ventilate, dove la traspirabilità e la resistenza al fuoco sono particolarmente importanti;
- Coperture inclinate, tra travi e sotto la struttura del tetto;
- Contropareti interne, per migliorare comfort e prestazioni energetiche;
- Soffitti e solai interpiano, per ridurre la trasmissione del rumore tra ambienti;
- Isolamento di pareti divisorie interne, in edifici residenziali e commerciali;
- Isolamento di vani tecnici e cavedi, dove è richiesta protezione passiva al fuoco;
- Riempimento di strutture leggere, come telai in acciaio o legno.
Vantaggi:
- Ottimo isolamento termico, grazie alle basse conduttività termiche dei prodotti;
- Alta traspirabilità e gestione dell’umidità: favorisce lo smaltimento del vapore in eccesso, riduce il rischio di condensa interstiziale e migliora la qualità dell’aria interna;
- Ottime prestazioni acustiche;
- Elevata resistenza al fuoco: la lana minerale è incombustibile;
- Buona stabilità e durabilità: se posata a regola d’arte è in grado di mantenere le proprie caratteristiche fisiche e prestazionali, anche se soggetta a variazioni delle condizioni ambientali.
Attenzioni:
- Minor resistenza meccanica rispetto all’XPS: si può comprimere più facilmente e pertanto non è sempre adatta in zone soggette a carico o pressione diretta;
- Se non adeguatamente protetta e/o alterata, può assorbire umidità e acqua interstiziale.
Approfondisci le soluzioni URSA per l’isolamento dei ponti termici
URSA TECTONIC – innovativa lana minerale a fibra direzionata ad elevate prestazioni di resistenza meccanica, isolamento termoacustico e resistenza al fuoco.
URSA TECTONIC
Lana di legno mineralizzata
Applicazioni tipiche:
- Cassonetti per avvolgibili e spallette di serramenti;
- Finestre e porte;
- Sistemi a cappotto, in zone soggette a compressione o umidità;
- Isolamento interno localizzato nelle ristrutturazioni.
Vantaggi:
- Buona inerzia termica: la massa della lana di legno accumula calore, riducendo i picchi termici (ottimo per il comfort estivo);
- Ottimo isolamento acustico: offre attenuazione dei rumori aerei;
- Durabilità: buona resistenza a compressione del materiale che fornisce stabilità dimensionale nel tempo;
- Sicurezza antincendio: i pannelli mineralizzati hanno buone prestazioni di reazione al fuoco.
Attenzioni:
- Conducibilità termica più alta rispetto ad altre soluzioni isolanti;
- Posa: richiede attenzione nei giunti e negli incastri per evitare fessurazioni e infiltrazioni;
Approfondisci le soluzioni URSA per l’isolamento dei ponti termici
URSA WOODLITH – la linea di prodotti per l’isolamento termoacustico in lana di legno mineralizzata legata con cemento Portland.
URSA WOODLITH
| MATERIALE | λ W/mK tipico | Inerzia termica | Traspirabilità (µ) | Peso | Vantaggi principali | Attenzioni principali |
|---|---|---|---|---|---|---|
| XPS (polistirene estruso) | Bassa | Bassa | Medio-Bassa | Basso | Ottima resistenza all’umidità; bassissimi livelli di assorbimento all’acqua; ed elevata resistenza meccanica; buon isolamento termico contenendo lo spessore. | Minore traspirabilità rispetto ai prodotti in lana minerale; Bassa inerzia termica. |
| LANA MINERALE | Bassa | Media | Alta | Medio | Ottimo comportamento al fuoco; elevate proprietà di isolamento acustico; ottima traspirabilità; stabile nel tempo. | Minore resistenza termica rispetto a fibre naturali; minore resistenza meccanica rispetto ai prodotti plastici. |
| LANA DI LEGNO MINERALIZZATA | Media | Medio-Alta | Medio-Alta | Medio-alto | Naturale; buona traspirabilità; fonoassorbente; buon comportamento al fuoco. | Minore resistenza termica rispetto alle lane minerali. |
Strategie progettuali per eliminare i ponti termici
La chiave per correggere ed eliminare i ponti termici è una combinazione di buona progettazione, scelta consapevole dei materiali isolanti e posa in opera effettuata a regola d’arte.
Alcuni punti cardine:
- Assicurare continuità dell’isolamento, senza interruzioni, specialmente nei nodi critici come giunzioni parete–solaio, davanzali, contorni finestre, balconi;
- Usare dettagli costruttivi ben studiati: raccordi con isolante, utilizzo di elementi prefabbricati isolanti nei punti critici, giunti con ponti termici ridotti;
- Attenzione alla lavorazione e alla posa in opera: isolante ben aderente, senza vuoti, sagomato in modo preciso, utilizzo di fissaggi che non creino “ponti metallici”;
- Dopo l’intervento verificare tramite analisi termografica che i ponti siano mitigati.
Conclusioni
I ponti termici rappresentano una delle principali criticità che compromettono la qualità energetica degli edifici. Intervenire per eliminarli o ridurli è un elemento chiave nella realizzazione di nuove costruzioni e nella riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. L’obiettivo è duplice: migliorare il comfort abitativo e la salubrità degli ambienti, riducendo al tempo stesso i consumi energetici legati al riscaldamento e al raffrescamento.








